“Ma che cosa è successo?”, si sarà forse chiesto qualcuno entrando in Santuario all'inizio dell'Avvento e vedendo il tabernacolo aperto e vuoto ed un altare diverso dal solito. Non è successo nulla di terribile, in Santuario si è semplicemente avviata, con il nuovo anno liturgico, la fase di adeguamento liturgico, determinato dalla riforma iniziata dal Concilio Vaticano II nelle sue molteplici sessioni di studio. Fase che sarà contrassegnata dalla sperimentazione. Questo adeguamento è già stato realizzato in alcune chiese della nostra diocesi e il nostro vescovo Marco ha chiesto che i santuari diocesani, in vista del Giubileo del 2025, provvedano alla messa in opera e attuazione dell’adeguamento richiesto.
Che cosa concretamente comporta per il Santuario delle Grazie questo adeguamento? Due cose.
La prima è la predisposizione di un luogo, che non sia nel presbiterio, dove riporre la Riserva Eucaristica e dove sia possibile pregare tranquillamente e in modo raccolto, senza essere troppo disturbati dai turisti. È stata per questo ritenuta idonea la Cappella di S. Ludovico, ribattezzata successivamente come Cappella di S. Gabriele dell’Addolorata. È la terza da sinistra entrando in Santuario. Da ora in poi, passando davanti alla Cappella si è invitati a fare la genuflessione, che non verrà quindi più rivolta verso il presbiterio.
La seconda è la sostituzione dell’altare in uso con un altro di forma pressoché cubica, come era in uso nei primi secoli della Chiesa. Per questa fase è stato realizzato in materiale povero, compensato, che però è stato pregevolmente dipinto rifacendosi al precedente altare.
Per il Santuario, dunque, inizia la fase della sperimentazione, durante la quale noi sacerdoti, ed anche voi fedeli, avremo modo di provare, appunto sperimentare, per capire quali aggiustamenti e modifiche sarà necessario apportare. Questa fase durerà fino a Pasqua e poi ci sarà una verifica dalla quale usciranno le indicazioni su come procedere.